Smart Speakers go Boom!
Mag 29, 2018 | Smart Speaker
Nessun dispositivo tecnologico ha mai conosciuto un’adozione così ampia e, soprattutto, rapida come gli Smart Speaker, come ben racconta questo recente articolo di Brand News
Per noi che ci occupiamo di Digital Audio Strategy non è certo una sorpresa, avendo iniziato a studiare il campo degli assistenti vocali più di due anni fa, quando avviammo la collaborazione con XappMedia, leader mondiale in questo settore e nostro esclusivo partner.

Il perché di una disruption
Questa evoluzione della tecnologia è così dirompente poiché oltre ad introdurre una nuova classe di dispositivi rende di uso comune e naturale una nuova modalità di interazione, la nostra voce e più generalmente l’audio, modificando un paradigma, quello dell’interfaccia grafica, apparso oltre 35 anni fa nei laboratori Xarox e reso poi comune da Microsoft.
L’impatto sui produttori di contenuti
Per Radio e Podcaster questa tecnologia rappresenta una grande opportunità per raggiungere l’utenza, un nuovo “endpoint” da presidiare. Purtroppo, tutto ciò in Italia non è ancora possibile, dato che Amazon Echo non è al momento in vendita e Google Home, presente da poche settimane, non è ancora dotato dei comandi, le Action, in grado di connettersi al flusso streaming di una stazione o di una piattaforma di distribuzione di podcast: essendo i pionieri italiani del Digital Audio, disponiamo già delle migliori soluzioni con cui abilitare Radio e Podcaster a questo nuovo contesto d’uso, ma ci dobbiamo sentire tra un po’…
Le possibilità per i Brand
Alcuni Brand si stanno già lanciando alla conquista di questo nuovo contesto, avendo compreso la necessità di creare esperienze uniche e personalizzate che consentano un’interazione vocale diretta tra l’Azienda e il consumatore a fronte dell’impatto che questi dispositivi, e più generalmente i Vocal Assistant presenti sui nostri smartphone, avranno sul percorso di acquisto; secondo Gartner infatti, entro il 2020 il 30% delle interazioni uomo – browser avverranno mediante voce, rendendo quindi necessario per i Brand predisporre audio landing pages o veri e propri siti sonori a fianco di quelli “tradizionali”. A proposito, il vostro Brand ha già predisposto un’interazione audio distintiva?
Se ad esempio oggi impartiamo a Google Assistant un comando quale “cerca DigitalMDE”, in assenza di una specifica Action il dispositivo procederà ad una pedissequa lettura dei risultati che trova in Rete, prelevandoli dallo snippet di Google o dalla pagina Wikipedia. Immaginate invece che, dopo quel comando, una voce professionale risponda: “Benvenuto sul sito di DigitalMDE, la prima società italiana focalizzata sul Digital Audio: offriamo strumenti e soluzioni a Broadcaster, Publisher, Advertiser e Brand, cosa ti interessa approfondire?” E poi, giù per l’alberatura di cui il sito vocale è composto, interagendo passo passo e, magari, concludendo l’esperienza attivando una telefonata o ricevendo un’apposita mail: vi assicuriamo che le prime Marche e Agenzie a cui abbiamo mostrato un paio di caso d’uso che possiamo già realizzare sono rimaste molto, molto colpite.